Anello di Robin Clerici
Mi hanno catturato a prima vista gli anelli di Robin Clerici, pittrice romana (ma direi artista nel senso più ampio) con una passione anche per la creazione di gioielli. Oggetti istintivi – di bronzo a cera persa i miei preferiti, ma anche d’argento – così immediati che hai solo voglia di agguantarli e infilarteli al dito.
I più interessanti sono quelli che appaiono come una colata di bronzo lasciato al naturale tanto che mantengono la promessa di una liquidità del metallo che fonde sulla mano. Rappresentano vagamente fiori maciullati, maltrattati, liquefatti. Anche osservandoli bene si percepiscono appena le corolle di una rosa o di una ortensia rigonfia.
La materia, il bronzo – a rischio di ossidazione, giallo caldo – è il più adatto a raccontare l’instabilità aggrovigliata di queste piccole opere. Nel repertorio di Robin figurano anche “gli antenati” più descrittivi dei fiori esplosi: ecco quindi variegati bouquet o oppure fiori singoli dalla forma interessante, più classica.
Fiori maltrattati
December 11, 2010 gioiellocontemporaneo
The rings of the roman artist Robin Clerici captured me instantly – I would say artist in its widest meaning – with a passion for jewelry. Instinctive Objects – made in lost wax bronze my favourite, but also in silver – so immediate that you have envy of garbbing and wear them.
The most interesting are those where the bronze casting is left natural as to keep the promise of the metal liquidity which melts on the hand. They vaguely represent smashed flowers, mistreated, liquefied. Even if you look well you vaguely feel the corollas of a rose or a swollen hydrangea.
The bronze material – with its risky oxidation, of a warm yellow – is the best to tell the tangled instability of these small opuses. In Robin’s repertoire are also the exploded flowers more descriptive ancestors: here are the varied bouquets or single flowers, more classical but of an interesting shape.